Comitato Salute Pubblica Busalla
Gruppo consigliare "Ambiente e Sviluppo" al Comune di Busalla
Le iniziative di Agosto 1999
Testo dell'interpellanza sullo stato del rio Busalletta - 17 Agosto 1999
La sottoscritta consigliere comunale
- Considerato che nel luglio scorso segnalava a codesto Comune una situazione
di grave degrado alla foce del rio Busalletta vista la presenza alla foce
del rio citato in epigrafe di folta vegetazione, rospi morti, topi, rifiuti
di vario genere.
Il tutto con l'alveo del rio completamente asciutto.
- Venuta a conoscenza che nel rio confluiscono fognature di civili abitazioni;
- Preso atto che a tutt'oggi l'amministrazione comunale non è intervenuta per
sanare una situazione di degrado e di presunto pericolo per la salute dei
cittadini;
- Considerato che nei prossimi mesi autunnali l'attuale già difficile situazione
potrebbe aggravarsi ulteriormente per le piogge proprie del periodo.
INTERPELLA LA GIUNTA COMUNALE
per conoscere:
- quali atti intenda intraprendere per porre rimedio alla situazione di grave
degrado del rio Busalletta,onde tutelare la sicurezza dei cittadini che risiedono
nella zona della foce del rio stesso.
AMBIENTE & SVILUPPO BUSALLA - Giuliana Imperiale
Busalla, 17.08.1999
Atti
della discussione Consigliare
( Trascrizione dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 30.09.1999
)
Il Presidente, dopo aver letto il testo dell'interpellanza presentata
in data 17 agosto 1999 dal Consigliere Giuliana Imperiale, allegata al presente
atto, espone quanto segue.
L'Assessore ai Lavori Pubblici Signor Celli Luciano, unitamente ai Responsabile
dell'Ufficio Tecnico Comunale, ha verificato e ripristinato una perdita della
locale fognatura.
Il Sindaco stesso ha richiesto alla Nicolay di aumentare la portata dell’acqua
da immettere nel Rio Busalletta. Quest’ultima ha provveduto per un breve periodo,
ma poi si è resa conto che l’acqua correva sub-alveo.
E’ stato contattato il Genio Civile per la pulizia del rio che è stata eseguita
circa un mese fa.
Si è richiesto, infine, un sopralluogo alla U.S.L. per provvedere alla derattizzazione
del sito.
La Signora Imperiale Giuliana si dichiara soddisfatta della
risposta e puntualizza che l'intervento in merito del suo Gruppo è allora
servito a qualcosa.
Chiede poi se l'intervento di derattizzazione sarà fatto anche su altri rii,
dopo averli puliti meglio per evitare o limitare i danni di possibili alluvioni.
L'Assessore ai Lavori Pubblici Sig. Celli Luciano risponde che è previsto tale intervento nel Rio Seminella e nel Rio Migliarese. Informa che si è fatta la richiesta per ripulire il fiume dal ghiaione sotto i ponti e preannuncia che il Comune dovrà segnalare ai frontisti privati la necessità di fare la stessa cosa.
Testo dell'interpellanza in merito alla raffineria IPLOM - 17 Agosto 1999
La sottoscritta consigliere comunale
- Considerato che nella prima seduta di Consiglio Comunale a cura di Ambiente
& Sviluppo Busalla è stato consegnato al Signor Sindaco, ai Signori Assessori
ed a tutti i consiglieri comunali un fascicolo
relativo agli episodi più significativi di inquinamento dell'aria e delle
acque da parte della Società Iplom;
- Preso atto che la Società Iplom ha richiesto al Ministero dell' Industria
Commercio e Artigianato il rinnovo della concessione ministeriale che scadrà
nel 2005 per ulteriori venti anni;
- Preso atto che la Regione Liguria per gli effetti del D.P.R. 1994, N. 420
ha espresso un parere positivo al permanere della raffineria nell'attuale
localizzazione limitando però il rinnovo della concessione per 15 anni a partire
dal 1998;
INTERPELLA LA GIUNTA COMUNALE
per conoscere:
- quali atti intenda intraprendere onde evitare che episodi di inquinamento
come quelli documentati nel fascicolo citato in epigrafe possano ripetersi
al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini;
- quale parere intenda esprimere, laddove lo stesso venisse richiesto dal
Ministero dell'Industria Commercio e Artigianato o in sede di una conferenza
dei servizi convocata dallo stesso M.I.C.A.
AMBIENTE & SVILUPPO BUSALLA - Giuliana Imperiale
Busalla, 17.08.1999
Atti
della discussione Consigliare
( Trascrizione dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 47 del 30.09.1999
)
ILLUSTRAZIONE DELL'INTERPELLANZA
(Effettuata da Giuliana Imperiale)
L’interpellanza da me presentata è molto precisa nelle domande
che pone a Lei Signor Sindaco ed alla Sua Giunta. Permettetemi, tuttavia,
di sottoporre a ciascuno di Voi a Lei Signor Sindaco, ai Signori Assessori
ed ai colleghi consiglieri tutti alcuni elementi di riflessione in merito
alla presenza nel paese di Busalla della raffineria Iplom.
Il mio gruppo ha consegnato a tutti Voi alla fine della prima seduta di consiglio
comunale un fascicolo che documenta ampiamente ed inequivocabilmente alcuni
episodi di inquinamento in aria ed in acqua provocati dalla raffineria. Credo
che dalla prima seduta di consiglio comunale sia trascorso il tempo necessario
affinchè tutti Voi abbiate potuto visionare il nostro fascicolo e metabolizzarne
i contenuti che il nostro gruppo ritiene inquietanti.
Dalla presentazione del nostro fascicolo poi la vicenda Iplom si è arricchita
di nuovi capitoli come tutti noi sappiamo. La Regione Liguria in data 6 agosto
1999 con provvedimento di Giunta n. 965 ha espresso al Ministero dell’Industria
Commercio ed Artigianato, per gli effetti del DPR 1994, n. 420, un parere
favorevole al rinnovo della concessione ministeriale, rinnovo che l’impresa
richiese nel 1998 con ben sette anni di anticipo rispetto alla scadenza del
2005. Ricordo che l’impresa chiese un rinnovo di 20 anni che le avrebbero
permesso di operare nell’attuale localizzazione fino al 2025.
La Regione Liguria che si è scoperta, o lo è sempre stata, industrialista,
ha espresso un parere che definire sconcertante è davvero poco. Infatti mentre
elenca tutta una serie di preoccupazioni e perplessità e chiede alle autorità
locali (un inciso chi sono queste autorità: la Provincia, il Comune,la C.M.A.V.S.?)
di adoperarsi per una costante e più efficace attività di vigilanza sull’inquinamento
dell’aria, terra, acqua ed acustico del territorio, esprime parere favorevole
per 15 anni a partire dal 1998 con condizioni note e pesanti. Sono note a
tutti le feroci contestazioni che questo parere ha sollevato sia in consiglio
regionale che tra i cittadini.
Il M.I.C.A. deve adesso completare la procedura relativa al rinnovo: perchè
va detto e deve essere ben chiaro a tutti il rinnovo non è stato ancora concesso
e credo che il Ministero si trovi in una situazione confusa ed imbarazzante
poiché ancorchè favorevole il parere della Regione dimezza i tempi di permanenza
della raffineria a Busalla e pone nuovi e più pesanti vincoli di carattere
ambientale all’azienda.
Mi chiedo e Vi chiedo perchè si è dato un parere che permette alla raffineria
di rimanere nell’attuale localizzazione fino al 2013 e non fino al 2025? Perchè
nuovi vincoli di carattere ambientale? Ma non era tutto nella norma? Anzi
al di sotto dei limiti prescritti dalla legge per le emissioni in aria e non
esistevano problemi per gli scarichi.
E’ arcinota la posizione del mio gruppo che contesta la presunta normalità
dell’insediamento industriale sia per le emissioni in aria che per gli scarichi.
Non siamo Cassandre ma richiamiamo la Vostra attenzione sul fascicolo che
Vi abbiamo consegnato. E che dire poi delle sostanze trattate dalla raffineria?
Esse possono provocare il cancro come afferma la raffineria stessa in un documento
del settembre 1997 che ho visionato proprio in questa aula allorchè fu presentato
il piano di sicurezza provvisorio. A Busalla, lo sappiamo tutti, i casi di
cancro sono numerosi e solo l’ignavia e l’indifferenza dell’Assessore alla
Sanità della Regione Liguria, Bertolani, non ci ha permesso in questi anni
di poter avere con un opportuno osservatorio epidemiologico, peraltro richiesto
più e più volte, dati scientifici atti a suffragare quanto affermo.
E a proposito di sicurezza esiste un piano definitivo o siamo sempre alla
mercè della provvisorietà ? L’impresa, bravissima nel vendere la propria immagine,
ha tenuto una conferenza stampa, casualmente alla vigilia della discussione
in consiglio regionale, nella quale ha presentato l’insediamento industriale
come un bel quadro con un gradevole soggetto rappresentato da colori sfumati
e piacevoli. Signori la realtà è diversa: aprite le finestre e la potrete
constatare de visu, ma forse è inutile, la conoscete bene. Falconara, ultimo
episodio di incidente in una raffineria in ordine di tempo non vi ha insegnato
nulla? Forse che Falconara non aveva subito visite da parte dei Ministeri
e non aveva tutte le carte in regola sotto il profilo della sicurezza ? La
raffineria localizzata nell’attuale insediamento rappresenta un pericolo per
il paese anche se i suoi sistemi di sicurezza sono peffetti, moderni e tecnologicamente
i più avanzati: non dimentichiamo però il possibile errore umano, il possibile
guasto ai meccanismi, anche a quelli più sofisticati. E’ di oggi la notizia
di un incidente in una centrale nucleare in Giappone, credete forse che non
fossero stati adottati adeguati sistemi di sicurezza?
Ora, alla luce di quanto ho appena detto, io mi chiedo e Le chiedo, Signor
Sindaco, quale sarà il ruolo del Comune di Busalla in questa vicenda che tanto
appassiona sia i cittadini di Busalla che quelli dell’intera vallata ? A nessuno
può sfuggire che il rinnovo o il non rinnovo della concessione ministeriale
daranno luogo a ricadute di carattere ambientale ed occupazionale importanti
per la nostra comunità. A nessuno può sfuggire che questo rinnovo o non rinnovo
condizionerà pesantemente il futuro del paese. Come intende la Giunta Comunale
da Lei guidata Signor Sindaco diventare protagonista in questa vicenda? Non
mi risponda che il DPR 420 non prevede il suo parere perchè credo che il primo
cittadino di un paese di 6500 anime non debba e non possa trincerarsi dietro
questo comodo e pilatesco alibi, soprattutto quando in campagna elettorale
ha promesso ai cittadini che avrebbe vigilato per la completa tutela dell’ambiente
e che nella specificà questione Iplom si sarebbe considerata l'opportunità
di delocalizzare l’impresa in un insediamento più idoneo.
Le chiedo quindi Signor Sindaco se non ritenga opportuno intervenire nel procedimento
di rinnovo della concessione con un parere al M.I.C.A. sia esso positivo o
negativo ma sia finalmente espresso.
SVOLGIMENTO DELLA DISCUSSIONE DELL'INTERPELLANZA
Il Presidente legge il testo dell’interpellanza, quindi dà la
parola alla Signora Imperiale Giuliana che legge il documento
allegato alla presente e chiede al Sindaco ed ai Consiglieri di esprimere
chiaramente la loro opinione in merito.
Il Presidente, in ordine alla prima richiesta dell’interpellanza, risponde
che l’Amministrazione si è senz’altro mossa molto in questi anni. E’ già stato
attivato un tavolo di confronto con Regione, Provincia e azienda, che ha portato
alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa per l’ottenimento da parte dell’azienda
di una certificazione ambientale ISO 14001 con la prospettiva di arrivare
ad una certificazione tipo EMAS. E’ stato attivato un sistema di monitoraggio
dell’aria per mezzo di centraline. E’ stata fatta richiesta alla Provincia
per avere un monitoraggio continuo dell’acqua (ciò che non è previsto dalle
leggi vigenti).
Il Piano di emergenza esterna attualmente in possesso di questa Amministrazione
è tutt’ora provvisorio, in attesa delle conclusioni sul rapporto di sicurezza
presentato dall’azienda e comunque sarà di fatto sempre provvisorio, dato
il continuo evolversi delle esigenze ambientali e delle relative normative
in merito.
Ci sono stati contatti con l’ARPAL per conoscere eventuali segnalazioni di
anomalie in campo sanitario ed ambientale e per adottare gli interventi del
caso. Fino ad ora non risultano essersi verificate richieste di intervento.
In ordine alla seconda richiesta, non è previsto che il Comune dia un proprio
parere ed inoltre con una precedente delibera il Consiglio si è già espresso
per il superamento dell’Azienda. L’Amministrazione Comunale si è impegnata
ad essere parte attiva nella conferenza di servizi che dovrà valutare le varie
ipotesi per il superamento dell’Azienda quali delocalizzazione, riconversione
o altro. Ricorda che in un incontro con l’ex Assessore Regionale Benvenuto
ha chiesto di valutare l’ipotesi di delocalizzazione con mantenimento di livelli
occupazionali per cui occorre pensare ad un’area non più lontana di 50 - 60
chilometri dall’attuale; esclusa l’area di Genova, resta il basso Piemonte
e, in tal caso, visti anche i notevoli investimenti in gioco, è necessario
un tavolo di confronto interregionale con la presenza del Ministero. Per quanto
attiene alla decisione regionale, probabilmente quest’ultima non ha potuto
dire di no al rinnovo in quanto non aveva nessun dato tecnico che suffragasse
questa ipotesi ma, vista la localizzazione dell’azienda in mezzo al paese
ed i pareri espressi dagli Enti Locali interessati, allora ha concesso un
rinnovo più breve. Ricorda, poi, che l’esigenza di formare un tavolo di confronto
fra tutti gli Enti interessati e le parti in causa è stata inserita nel parere
e, pertanto, presto si terrà il primo incontro organizzativo. La Regione stessa
provvederà a convocarlo. Dare un parere cui non si è tenuti vuol dire darlo
soltanto sotto l’aspetto politico. Dalla costituzione del tavolo di raffronto
citato, invece, può uscire un parere più importante e tecnicamente valido.
La posizione della Maggioranza è, pertanto, quella di operare con volontà
ferma un controllo capillare attraverso gli Enti e le strutture competenti
per legge.
Per quanto riguarda il piano di emergenza (inerente l’attività della raffineria),
afferma che il campo di rischio per la popolazione sarà ancora più ristretto
dopo l’approvazione delle conclusioni sul rapporto di sicurezza ed, a questo
fine, ci si adopererà per far rispettare tutti i parametri di legge.
La Signora Imperiale si dichiara insoddisfatta della risposta. Afferma che
le Commissioni affossano i risultati, a maggior ragione quando vengono costituite
dopo l’espressione del parere. Quella che sta per costituirsi, pertanto, non
inciderà sul parere del Ministero.
Il Comune è la prima comunità, la più vicina ai cittadini ed un suo parere
diretto sarebbe importante. Non bisogna dimenticarsi che nel parere regionale
è richiamata una deliberazione di Consiglio Comunale in cui l’Amministrazione
aveva espresso un chiaro indirizzo. Ricorda, poi, che la centralina che quantifica
le polveri presenti nell’aria è stata fatta installare dal Comitato che rappresenta.
La centralina posizionata in Villa Borzino è assolutamente insufficiente a
monitorare la qualità dell’aria ai fini del controllo dell’incidenza dell’Iplom
in proposito. Invita nuovamente i Consiglieri ad esprimere un giudizio in
merito all'interpellanza presentata.
Testo della prima richiesta di accesso al piano di emergenza della raffineria IPLOM - 17 Agosto 1999
Al Sig. Sindaco
del Comune di Busalla
Ing. Loris Maieron
SEDE
La sottoscritta consigliere comunale richiede di poter consultare il piano di emergenza della raffineria IPLOM predisposto dall'azienda stessa ed in possesso di codesto Comune.
Cordiali saluti
Giuliana Imperiale
Busalla, 17.08.1999
COMUNE DI BUSALLA
Prot. n. 6805
Al consigliere Giuliana Imperiale
Oggetto: Piano di Emergenza Raffineria Iplom.
In merito alla Sua nota del 17/08/99 in cui si richiede di "consultare il piano di emergenza della raffineria IPLOM predisposto dall'azienda stessa" si comunica quanto segue:
1) Il piano di emergenza predisposto dall'azienda è quello "INTERNO" all'area della raffineria e non è in possesso di questa amministrazione, pertanto per l'eventuale consultazione occorre contattare direttamente l'azienda;
2) l'amministrazione è in possesso del piano provvisorio di emergenza "ESTERNA" predisposto dalla Prefettura di Genova a cui il sottoscritto ha richiesto un parere per l'eventuale consultazione da cui risulta che "Circa la tutela del segreto industriale si rammenta che la materia è regolata dalla vigente legislazione e, nella fattispecie è ribadita dal D.P.R. 175/88 - art. 11 comma 2. Entrambi i fascicoli di cui si compone il piano di emergenza contengono, a parere di questa Prefettura, notizie ricavate dal Rapporto di Sicurezza, da non divulgare quali ad esempio: i quantitativi delle sostanze in deposito - le schede di sicurezza del prodotto - l'analisi delle sequenze incidentali.".
Pertanto qualora la S.V. ritenesse utile richiedere la consultazione del piano provvisorio di emergenza esterna questa dovrà essere limitata alla sola "Parte Operativa - Gestione dell'Emergenza" con l'esclusione del calcolo delle distanze di sicurezza elaborato dal Comitato Regionale Vigili del Fuoco della Liguria che contiene dati espressamente ricavati dal Rapporto di Sicurezza.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, si coglie l'occasione per porgere cordiali saluti.
Busalla, lì 27 Settembre 1999
IL SINDACO
Ultimo aggiornamento di questa pagina: 08 Settembre 2000